VOCI DAL PARQUET: LORENZO BENVENUTI E VITTORIO NOBILE

In questa intervista doppia, Lorenzo Benvenuti e Vittorio Nobileci raccontano delle difficoltà degli infortuni alla vita fuori dal campo, passando per il loro rapporto con i giovani e con la città di Cento, scopriamo il lato umano dietro il talento sportivo. Un dialogo che unisce esperienze personali e riflessioni profonde sullo sport e sulla vita.

 

In un contesto così giovane e dopo una stagione condizionata da problemi fisici per Vittorio e da un grave infortunio per Lorenzo, innanzitutto come vi sentite

 

Lorenzo: Una stagione sfortunata se la guardiamo solo da un punto di vista. Per me è stato un modo per scoprire ancora più a fondo il mio corpo, essendoci a contatto tutti i giorni per recuperare da un grave infortunio. Ovviamente la mancanza dal campo è stata tanta ma nel mirino avevo solo la data del raduno di agosto e mi sono concentrato soltanto sul come arrivarci al meglio della forma, senza piangermi addosso su quello che non potevo avere e fare, ovvero giocare. Quest’anno sono tra i più esperti, gioco in questa categoria da undici anni e con una squadra così giovane viene spontaneo l'aiutare i più giovani e cercare di tirare su il morale in certi momenti che sono gli stessi che abbiamo passato tutti alla loro età.

 

Vittorio: “Fisicamente sto abbastanza bene anche se mi trovo a convivere con qualche problemino che stiamo cercando di risolvere. Sono fiducioso perché siamo seguiti da un efficiente staff medico. Si, mi piace parlare e stimolare i più giovani perché credo siano il vero traino di questa squadra e vorrei essere per loro una sorta di guida.

 

 

Come vi siete avvicinati al basket e quando avete capito che poteva diventare la vostra vita?

 

Lorenzo: Mi sono avvicinato al basket perché ero una pippa a giocare a calcio e non giocavo mai. Un giorno a scuola venne un allenatore di basket, venuto a conoscenza di un pennellone di 2m a 13 anni, che mi chiese di provare…lo ringrazio ogni volta che lo incontro (Massimo) e lo cito con gratitudine sincera ogni volta che viene fuori il discorso.

 

Vittorio: “Ho sempre giocato a basket fin da piccolino, ma ho capito che sarebbe diventato il mio lavoro quando a Udine abbiamo vinto la serie B e ho cominciato l'esperienza in A2 l'anno successivo.

 

 

Come passi il tempo libero tendenzialmente. Sfatiamo un mito, i giocatori professionisti le guardano le altre partite? In caso, Eurolega, Serie A o NBA?

 

Lorenzo: Il mio tempo libero è concentrato sul riposo, perché gli anni passano e le responsabilità aumentano; quindi, faccio quello che mi permette di arrivare in campo pronto. Questo accompagnato a interessi vari, un figlio peloso che giustamente richiede attenzioni (Pippo), una fidanzata e compagnie sparse in giro al quale non rinuncio mai per fare una cena e passare momenti diversi dalla routine quotidiana. In casa mia non si parla e non si guarda basket che non sia la mia squadra o le nostre partite...è la fetta più grande della mia vita quindi cerco di dimenticarmene quando posso.”

 

Vittorio: Nel tempo libero sto con la mia famiglia e con i miei compagni al di fuori dal campo. Quando sono solo mi piace guardare anime giapponesi. l'Eurolega la seguo come penso facciano tutti i giocatori, per quanto riguarda l'NBA seguo i playoff mentre la serie A meno, guardo solo alcune partite.

 

 

Ci raccontate come vi trovate a Cento? Magari avete qualche aneddoto in particolare che spiega il rapporto con la città e con la gente.

 

Lorenzo: Essendo io un ragazzo di campagna ho trovato qui un ambiente ideale, mi piacciono posti come questo, il top sarebbe se ci fosse un po’ meno nebbia. Grandi aneddoti non ne ho, ma posso dire che giocare in una città che vive di basket in modo così passionale ti fa fare sempre quello sforzo in più per non deludere la gente che ci viene a vedere al palazzetto. Sforzo che viene sempre riconosciuto anche in caso di sconfitta. E credo che questa sia la formula perfetta per togliersi soddisfazioni e raggiungere gli obbiettivi che ogni anno ci prefiggiamo.

 

Vittorio: A Cento fin da subito mi sono trovato bene e col tempo sempre meglio. Oltre che con i compagni posso dire di aver già legato molto anche con qualche super tifoso fuori dal palazzetto. Aneddoti ancora non ne ho ma non vedo l'ora di averne!”


Lavoropiù nuovo Gold Sponsor della Benedetto XIV

Siamo orgogliosi di annunciare la nascita di una nuova, importante collaborazione tra Lavoropiù e Benedetto XIV. Questa partnership va oltre il semplice supporto sportivo, fondandosi su valori comuni come la determinazione nel realizzare una visione, il legame con il territorio e l’impegno per un futuro migliore.

Matteo Naldi, Direttore Marketing di Lavoropiù, ha espresso il suo entusiasmo per questo nuovo percorso:
“La Benedetto XIV è una realtà con una tradizione radicata e un forte legame con il territorio. Questa partnership nasce dalla convinzione che la cultura del lavoro e quella sportiva possano arricchirsi a vicenda, perseguendo obiettivi comuni. Sia nelle scuole, nelle palestre che nelle aziende, il nostro impegno quotidiano è creare le condizioni ideali affinché ogni individuo possa esprimere al meglio il proprio potenziale. In quest’ottica, condividiamo la volontà di mantenere un dialogo aperto con la comunità, affrontando insieme le sfide sociali più rilevanti.”

Lavoropiù, realtà attiva su scala nazionale, ha scelto di supportare la Benedetto XIV per la passione e l’impegno che la squadra mette nel rappresentare la comunità e nel promuovere una cultura sportiva autentica. Insieme, vogliamo costruire un futuro in cui il territorio possa crescere, creando nuove opportunità per tutti.

Anche la Benedetto XIV esprime grande soddisfazione attraverso le parole del Responsabile Marketing e Amministratore Delegato di Brainstop, Alessandro Livreri:
“Lavoropiù è per noi un partner strategico, non solo per il sostegno alla squadra, ma per i valori che ci accomunano. La loro presenza su tutto il territorio nazionale e il loro impegno verso la crescita delle persone rispecchiano perfettamente la nostra visione: costruire un progetto che valorizza il territorio e guarda con ambizione al futuro. Siamo entusiasti di intraprendere questo cammino insieme, certi che ci porterà grandi opportunità.”