Comunicazione Benedetto XIV
La prima volta non si scorda mai. Sarà così anche per Numb, all’esordio su un parquet di pallacanestro, non solo come cantante, ma anche come spettatore. Stiamo parlando dell’ospite dell’Halftime Show AtmosfHera di Cento - Trapani, in programma mercoledì 10 aprile alle 20:30. “Come tutti i ragazzini, ho iniziato per gioco, improvvisando rime in piazza. Poi, credo che sia subentrata l’esigenza di esprimersi. Mi sono affezionato subito alla scrittura e ho capito di avere qualcosa da dire. Abbiamo formato una crew, che è rimasta nel tempo, anche se ora tutti si sono specializzati nel proprio percorso da solista. Anche io ho iniziato a lavorare con un nuovo team e abbiamo iniziato a far uscire i primi singoli”.
La storia di Numb non può non ricordarci il percorso degli atleti che seguiamo alla Baltur Arena ogni settimana. L’esibizione di mercoledì metterà in luce il primo progetto ufficiale dell’artista veronese. Ci sono voluti anni per trasformare quel gioco in passione e quella passione in lavoro. È la costante che riguarda tutti i mestieri, in cui si mette sul piatto la propria esperienza e il proprio talento.
“Sono passati 4/5 anni da quando ho iniziato. Nella musica sembra che devi sempre produrre, senza fermarti mai. Io non sono molto d’accordo, ma sto già lavorando ad un altro progetto. Quello che porterò alla Baltur riassume gli ultimi tre anni circa della mia vita. È stato un periodo in parte doloroso, ma è dal dolore che si cresce. Questo EP parla del dolore e della capacità di rialzarsi dopo momenti difficili. Ho avuto modo di riflettere, ragionare. Ora sono più...incazzato! Sono passato alla fase successiva”.
Il mondo del basket non è del tutto sconosciuto a Numb. Da cultore dell’hip hop, sa benissimo come l’influenza del basket sia presente nel suo genere musicale e viceversa. “
Sarò sincero, non seguo il basket, ma lo pratico, al campetto, con gli amici. Sicuramente è uno degli sport più interessanti, anche perché il collegamento con l’hip hop è forte anche oggi. Sono molto curioso di partecipare, non sapere che cosa mi aspetta mi dà ancora più adrenalina.”
È l’amore per la musica a guidarlo, ma senza il duro lavoro, non basta. Numb è ancora molto giovane, ma le idee chiare per il suo futuro, fatto di sogni, obiettivi...senza dimenticare l’aria di casa.
“Non vedo l’ora di uscire con il primo progetto e poi continuare. Voglio arrivare alle persone. Non tanto dal punto di vista numerico, ma sul piano emotivo. Sono un sognatore, ho diversi sogni, vorrei suonare nell’Arena di Verona, anche se è meno capiente di uno stadio, è il simbolo della mia città e per me vale tantissimo.”
La prima volta non si scorda mai. Sarà così anche per Numb, all’esordio su un parquet di pallacanestro, non solo come cantante, ma anche come spettatore. Stiamo parlando dell’ospite dell’Halftime Show AtmosfHera di Cento - Trapani, in programma mercoledì 10 aprile alle 20:30. “Come tutti i ragazzini, ho iniziato per gioco, improvvisando rime in piazza. Poi, credo che sia subentrata l’esigenza di esprimersi. Mi sono affezionato subito alla scrittura e ho capito di avere qualcosa da dire. Abbiamo formato una crew, che è rimasta nel tempo, anche se ora tutti si sono specializzati nel proprio percorso da solista. Anche io ho iniziato a lavorare con un nuovo team e abbiamo iniziato a far uscire i primi singoli”.
La storia di Numb non può non ricordarci il percorso degli atleti che seguiamo alla Baltur Arena ogni settimana. L’esibizione di mercoledì metterà in luce il primo progetto ufficiale dell’artista veronese. Ci sono voluti anni per trasformare quel gioco in passione e quella passione in lavoro. È la costante che riguarda tutti i mestieri, in cui si mette sul piatto la propria esperienza e il proprio talento.
“Sono passati 4/5 anni da quando ho iniziato. Nella musica sembra che devi sempre produrre, senza fermarti mai. Io non sono molto d’accordo, ma sto già lavorando ad un altro progetto. Quello che porterò alla Baltur riassume gli ultimi tre anni circa della mia vita. È stato un periodo in parte doloroso, ma è dal dolore che si cresce. Questo EP parla del dolore e della capacità di rialzarsi dopo momenti difficili. Ho avuto modo di riflettere, ragionare. Ora sono più...incazzato! Sono passato alla fase successiva”.
Il mondo del basket non è del tutto sconosciuto a Numb. Da cultore dell’hip hop, sa benissimo come l’influenza del basket sia presente nel suo genere musicale e viceversa. “
Sarò sincero, non seguo il basket, ma lo pratico, al campetto, con gli amici. Sicuramente è uno degli sport più interessanti, anche perché il collegamento con l’hip hop è forte anche oggi. Sono molto curioso di partecipare, non sapere che cosa mi aspetta mi dà ancora più adrenalina.”
È l’amore per la musica a guidarlo, ma senza il duro lavoro, non basta. Numb è ancora molto giovane, ma le idee chiare per il suo futuro, fatto di sogni, obiettivi...senza dimenticare l’aria di casa.
“Non vedo l’ora di uscire con il primo progetto e poi continuare. Voglio arrivare alle persone. Non tanto dal punto di vista numerico, ma sul piano emotivo. Sono un sognatore, ho diversi sogni, vorrei suonare nell’Arena di Verona, anche se è meno capiente di uno stadio, è il simbolo della mia città e per me vale tantissimo.”