Oggi, l’Item of The Game per la sfida della Sella Cento contro Agrigento sarà una t-shirt speciale, con le grafiche di Lorenzo Angelini. Lorenzo è un giovane graphic designer di Bologna, che da tempo collabora con diverse realtà sportive nella realizzazione di contenuti digitali.

Mi viene sempre difficile spiegare quello che faccio... Sicuramente i miei lavori li trovate sulle pagine social di alcune società sportive. Per me è motivo di orgoglio collaborare con questo tipo di realtà, perché lo sport, ma soprattutto la pallacanestro, è una mia grande passione.

Non è facile, però, rendere concreto un lavoro di Lorenzo, spesso si tratta di contenuti che esistono solo digitalmente parlando e se da un lato internet non dimentica niente, dall’altro fatica ancora di più a ricordare. Inoltre, non sempre siamo abituati a valorizzare un progetto digitale. I nostri occhi sono abituati a vedere contenuti talmente armonici, che quasi ci si dimentica di considerare la cura dei dettagli e la creatività che contengono.

La Benedetto mi ha permesso di realizzare un mio piccolo sogno. Vedere che ho realizzato qualcosa di concreto, che rimane nel tempo, è una bella sensazione. Sapere che ci sono persone che compreranno e indosseranno una maglietta con sopra la mia grafica, per poi conservarla per tanto tempo, è qualcosa di emozionante. Io parto dalla ricerca di foto, lavori di altri grafici, un po’ di tutto. Sono un grande amante dei poster vintage anche di ambiti diversi dalla pallacanestro, per esempio l’automobilismo. La scelta dell’immagine giusta è fondamentale per la composizione, io cerco sempre di lasciare una traccia di autenticità.

Chissà da quale tratto del mondo Benedetto si è fatto ispirare Lorenzo, per la realizzazione dell’Item of The Game. Quello che è certo è che si è calato perfettamente nella dimensione centese. Lorenzo è un ragazzo che, come tanti appassionati presenti ogni domenica alla Baltur Arena, ha una tradizione alle spalle e un futuro davanti, ma ha iniziato a coltivare le sue passioni nel territorio dove è cresciuto.

Mio papà mi portava sempre al campetto e grazie a lui mi sono appassionato alla pallacanestro. Il mondo della grafica digitale l’ho scoperto all’università e ho capito che si potevano unire queste due passioni, il sogno sarebbe renderlo un lavoro a tempo pieno e salire sempre di livello, per dare massima visibilità al mio lavoro. Ringrazio di cuore la Benedetto per avermi aiutato a crescere.