Comunicazione Benedetto XIV
E' stato un sabato sera particolare all'esterno della Baltur Arena. Piazzale Donatori del Sangue e degli Organi, in questo periodo, è la cornice del Whitty Summerbasketball 2024, ma ieri è stato palcoscenico di una serata particolare, unica sotto tanti punti di vista. La deludente prova dell'Italia di Spalletti sarà il ricordo più ingombrante di questo 29 giugno per tantissimi italiani, ma forse a Cento la batosta sportiva è stata attecchita in maniera leggermente diversa.
"60 anni di storia della Benedetto in musica e racconti" è stato l'evento simbolico della chiusura della passata stagione, ma anche dell'inizio di quella nuova.
Giulia Artoni ha aperto la serata, accogliendo i suoi compagni di viaggio, gli ospiti. Gaia Accoto, voce e volto del basket Eurolega e tanto altro su SkySport e grande appassionata di pallacanestro in generale, e il duo musicale Befo e Galli.
Pronti, via e subito le due ragazze protagoniste ci hanno regalato un emozionante momento, che riportiamo con le parole di Giulia.
"E' un'emozione condividere il palco con te Gaia, due anni fa quando ho iniziato come addetta stampa della Benedetto ti scrissi facendoti i complimenti e dicendoti che speravo, un giorno, di essere su un campo insieme a te".
Gaia e Giulia hanno intrattenuto il numeroso pubblico raccontando aneddoti, curiosità e momenti iconici divisi per decennio, non solo della storia della Benedetto, ma anche del contesto storico nel quale gravitavano.
Gaia si è calata subito nella realtà della Benedetto, coinvolgendo i partecipanti e anche chi seguiva seduto al tavolo.
“È stato molto bello condividere il palco con Giulia, sono rimasta colpita da come la Benedetto abbia dato l’opportunità a giovani ragazzi di gestire una parte così importante per un club. Sono stata accolta benissimo, mi sono sentito come a casa e sono onorata di essere stata scelta per condividere i valori della società. È stata una serata semplice, di quella semplicità che ti ricorda perché hai scelto questo lavoro.”
Ad aggiungere rilievo ai racconti, Befo e Galli hanno riassunto sei decenni di storia della musica con sei canzoni che ne hanno fatto la storia. La band, che di recente ha fatto uscire il nuovo album, ha fatto emozionare i presenti, partendo dai Beatles fino ad arrivare a Brunori Sas.
"Serate come quella di ieri fanno provare piacere a chi fa, o cerca di fare, musica. C'è chi si emoziona per una canestro e chi per una canzone, riuscire ad incastrare questi due mondi è il fine ultimo".
La pallacanestro non ha fatto soltanto da sfondo alla serata, anzi. Come annunciato nell'intervista rilasciata ai nostri canali venerdì, coach Emanuele Di Paolantonio si è presentato davanti ai suoi nuovi tifosi e al Presidente Gianni Fava, con la promessa di lavorare duramente al fine di raggiungere i risultati che la società ha posto come obiettivi. Il coach, anche se, come dice lui, non è solito lasciar trasparire troppe emozioni, è apparso carico, emozionato ed entusiasta. "Non vedo l'ora di di divertirmi sul campo insieme a voi".
Il racconto è andato avanti, tra storie, David Bowie, il tacco di Gaia incastrato sul campo del Whitty, tifosi che sono intervenuti raccontando il loro aneddoto e bimbi che hanno invaso il campo per ballare con Giulia e Gaia. Una serata che ci ricorderemo e lo stesso vale per Mattia Palumbo.
Una volta che il racconto é arrivato ai titoli di coda, un'altra sorpresa è andata in scena. Mattia Palumbo è stato premiato dal Presidente Gianni Fava per essere il primo giocatore della Benedetto ad essere convocato in Nazionale. Mattia ha ringraziato la piazza per aver reso possibile una stagione così straordinaria da meritare questo grande riconoscimento, premiato con tanto di targa celebrativa.
"Purtroppo non ho chiesto a Pozzecco se gioca a scacchi, sarebbe stata una sfida interessante… La Nazionale è stato un riconoscimento per il lavoro fatto qui a Cento e per questo mi sento di ringraziare."
I ragazzi di QuattroEventi, successivamente, hanno suggellato la notte, riempiendo il campo da gioco, questa volta per ballare.
E' stata una serata indimenticabile, sotto tanti aspetti, ma è solo l'inizio di un'altra pagina di storia della Benedetto XIV.